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Come è fatto un corsetto

Le mani laboriose del tecnico ortopedico ci illustrano come eseguono l’elaborazione di un corsetto (busto). Lo si può scindere in due parti sul piano orizzontale, sezionandolo all’altezza delle creste iliache. Nella parte superiore, che definiamo presa toracica, è presente l’appoggio ascellare che ha il compito di sostenere la spalla più bassa portandola sullo stesso livello della controlaterale. Può essere rigido e/o articolato, corto o lungo. La presa toracica si sviluppa sul piano frontale e può essere una presa pettorale bassa, posizionata come margine superiore intorno alla linea mammillare, o alta in presenza di crolli del rachide in avanti (cifoscoliosi). Inoltre, per consentire una facile vestibilità dell’ortesi, nei pazienti molto compromessi si può adottare una presa toracica alta articolata lateralmente con cerniere. Questo accorgimento scongiura il pericolo di abrasioni e ferite dove sono presenti gibbi sternali, conservando la possibilità di imbottire con materiali antidecubito la superficie di appoggio. Sulla zona costale viene posto un gancio metallico a scatto, che è la vera chiusura del corsetto. Al termine del processo xifoideo dello sterno corrisponde l’inizio dell’apertura addominale che ha lo scopo di consentire la dilatazione del ventre durante l’inspirazione. Un tessuto in elastico chiude successivamnete l’apertura, consentendo il contenimento morbido dell’addome ed il ritorno espiratorio. Le creste che, come abbiamo detto, rappresentano la linea che divide la parte superiore del corsetto dall’inferiore, sono di fondamentale importanza, non solo in quanto punti di ancoraggio del busto al paziente, ma come elemento a cui appoggiarsi per aumentare la distanza sul piano frontale tra l’ala iliaca ed il torace. Inoltre, è possibile attraverso un buon appoggio sull’ala iliaca dalla parte della concavità della curva scoliotica scaricare su di essa il peso della spalla che si vuole sostenere. Perciò e importante rispettare le salienze ossee durante il rilevamento del calco gessato ed il suo successivo modellamento. Successivamnete, prima della resinatura, si spessora la parte per avere lo spazio necessario per inserire materiali siliconici di protezione. Questo rende il corsetto più tollerabile anche in presenza di gravi curve scoliotiche. Al di sotto delle creste inizia la presa del bacino caratterizzata da due alette avvolgenti che chiudono verso il basso il foro addominale.