L’anatomia del piede è soggetta a una grande variabilità individuale. Una osservazione minuziosa dell’avampiede, effettuata dalla sua faccia dorsale, offre la possibilità di realizzare una classificazione secondo la lunghezza delle dita. Nello studio della faccia plantare, che potremo effettuare con maggior dettaglio con l’aiuto di un esame radiografico, vedremo che esistono delle variazioni anche nella lunghezza dell’appoggio metatarsale.
Secondo la lunghezza delle dita avremo tre tipi di avampiede:
- Piede egizio, nel quale il primo dito è più lungo del secondo, questo è maggiore del terzo, ecc…, diminuendo progressivamente la lunghezza fino al quinto dito
- piede greco, nel quale il primo dito è più corto del secondo, questo è maggiore del terzo e la lunghezza diminuisce progressivamente fino al quinto dito
- Piede quadrato, nel quale il primo dito è praticamente uguale al secondo e i restanti vanno diminuendo di lunghezza fino al quinto.
Ciascuno di questi tipi di piede predispone alla comparsa di certe alterazioni, così ad esempio è frequente ritrovare un alluce rigido in caso di piede egizio, sono più rare invece le deformità nel piede di tipo greco che è quello che abitualmente dà meno alterazioni patologiche.
Lo scheletro dell’avampiede è formato dai metatarsi, dalle falangi delle dita e dalle articolazioni tarso-metatarsiche. La lunghezza dei metatarsi diminuisce dal secondo al quarto. Si parla di Index plus quando il primo metatarso è più lungo del secondo, decrescendo i rimanenti progressivamente; di Index plus minus quando il primo è praticamente uguale al secondo e i tre rimanenti con diminuzione progressiva della lunghezza e Index minus quando il primo metatarso è più corto del secondo e diminuzione progressiva dei rimanenti. L’avampiede con il metatarso tipo Index plus e con il piede egizio predispone alla comparsa dell’alluce rigido, la formula metatarsale tipo Index minus e dita tipo egizio predispone alla comparsa dell’aluce valgo, il piede greco è quello che dà meno fatsidi, qualunque sia il tipo di formula metatarsale.
In conclusione il piede di tipo ideale sarà quello nel quale esiste un primo metatarso più lungo o uguale al secondo insieme ad un alluce di tipo greco.
I sesamoidi sono dei piccoli ossicini che ritroviamo al di sotto dei metatarsi. Le trabecole osee ( un’unità di organizzazione del tessuto osseo spugnoso) traducono le linee di forza che agiscono sull’osso. L’articolazione dell’alluce, inoltre, è completamente diversa da quella delle altre quattro dita. I tendini flessori ( Nell’anatomia umana il muscolo flessore lungo le dita è un muscolo della gamba posteriore. La sua funzione è quella di flettere il secondo, il terzo, il quarto e il quinto dito del piede )presentano una parte fondamentale durante la deambulazione; nel distacco del piede dal suolo e nella sua posizione “sulle punte”, fanno in modo che le dita si adattino al suolo.